Dal “ce l’abbiamo duro” al “handicappata di merda”, dal “forza gnocca” al “fatti scopare”, i quattro cantoni della cafonaggine, tirando una riga si traccia il perimetro entro il quale è ascritto tutto lo spessore culturale e politico della maggioranza di governo esemplarmente (per questi modi s’intende) condotta dal Cav. Silvio Berlusconi.
Ricordiamoli gli exploit del Cavaliere: le corna nella foto del G8, le avances alla volontaria della Protezione Civile, la barzelletta volgare o quella con bestemmia sulla Rosy Bindi. Ma nell’accozzaglia di volgari tramaccioni senza morale che lo sostiene, se possibile, ce anche di peggio: come scordare gli innumerevoli gesti dell’ombrello del gretto Umberto Bossi, il dito medio sempre dell’Umberto o della Signora (muahahahah…) Santanchè, le parolacce di Gentilini e le volgarità razziste di Borghezio.
Un campionario, una Treccani della pochezza, una summa di cafonaggine che difficilmente potrà essere superata da chi seguirà al governo questa marmaglia, e che altrettanto difficilmente la storia riuscirà a disinfettare.
Sparite, avete trasformato l’Italia in una discarica a cielo aperto, siete la voce del peggio.
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