1 ott 2011

La "casta" si è offesa, poverina!

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A Della Valle rispondono Bindi, Borghezio, La Russa
Diego Della Valle ha scagliato i propri strali contro la classe politica italiana comprando alcune costose pagine dei principali quotidiani italiani e gridandoci sopra la sua protesta.
Il gesto è clamoroso e ha suscitato reazioni contrapposte, prevalentemente la “casta” si è rivoltata contro questa forma di protesta.
Alcune reazioni sono a dir poco sconcertanti.
Ignazio La Russa :
"Della Valle ha bisogno di pagare inserzioni sui giornali perché quando parla senza pagare non lo ascolta nessuno”.
Bella stupidaggine Ignazio: ma chi ti ha mai ascoltato prima che ti svendessi – da duro e puro – al mercante di Arcore, che ti garantisce anche di potere avere i media a ridondare le tue parole?
Susanna Camusso (Cgil):
"E’ sbagliato dire che tutta la classe politica è uguale e ugualmente responsabile, perchè maggioranza e opposizione hanno ruoli diversi".
Ma va là? Ed entrambe sono incapaci!
Ma forse la più assurda risposta è quella di Rosy Bindi, che è sorpresa per una uscita del genere e si appella al fatto che Della Valle dovrebbe “almeno”  rispettarla come consumatrice (e fa il gesto di restituirgli le Tod’s che calza). Se è una battuta fa pena, se sei seria cara Bindi ripigliati!
Sapete chi l’ha detta invece come si deve, in parte, questa volta? Incredibile dictu, Mario Borghezio:
 “È legittimo che Della Valle richiami ai propri doveri la casta politica. Ma la super casta finanziaria-imprenditoriale di cui è alto esponente, prima di parlare, deve dare al Paese alcune garanzie. Questi imprenditori ci devono dire, innanzitutto, se investono in Italia o, per quanto ci riguarda, in Padania. Oppure fanno fare le scarpe nel Terzo mondo, magari in Paesi dove le garanzie sindacali e i diritti civili non sono rispettati? In secondo luogo: questi imprenditori seguono l'indicazione del capo dello Stato che ci ammonisce ad investire nei titoli di Stato o, come fanno da sempre, preferiscono operare a livello finanziario in maniera poco trasparente attraverso i paradisi fiscali?”.
Che si stia rinsavendo?

Gli unici che non possono ma avrebbero il diritto di avere una pagina su Repubblica, Corriere, Sole24Ore etc per gridare la propria indignazione  siamo noi, gente comune, che il prezzo delle malsane azioni di questa classe politica lo paghiamo regolarmente e pesantemente da decenni!

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