18 dic 2011

Un italiano su tre ruba

link sponsorizzati

Se la statistica vale qualcosa, oggi apprendiamo che l'Italia è un paese di furbi e di ladri.
Di 14.000 famiglie controllate nei primi 10 mesi di quest'anno dalla Guardia di Finanza, quasi 4.000 hanno illecitamente dichiarato di avere redditi sotto la soglia minima fissata dalla legge per avere riduzioni ed esenzioni su asili nido, assegni per chi ha almeno tre figli minori, assegni di maternità, mensa scolastica, libri, borse di studio, minori tasse universitarie,  servizi di assistenza agli anziani o ai malati.
Si scopre dall’ultimo apporto annuale della Guardia di Finanza sugli sprechi della spesa pubblica. Una attività ormai strategica in momento in cui è obbligatorio risanare i conti dello Stato.
Queste frodi  causano ogni anno un mancato introito di circa 3 miliardi di euro. Solo il danno erariale provocato dai dipendenti pubblici che commettono abusi, falsi o accettano mazzette, in 10 mesi nel  2011 ha superato 1 miliardo e 700mila euro.
La violazione più frequente riguarda l'autocertificazione di cittadini che attestano un falso Isee (l'indicatore della situazione economica equivalente) e ottengono prestazioni mediche totalmente esenti da ticket. Altre frodi riguardano i ricoveri favoriti da medici e paramedici che certificano di aver effettuato prestazioni in day hospital invece che in ambulatorio o attraverso il pronto soccorso in modo da ottenere il rimborso delle spese dal servizio sanitario nazionale che non sarebbe dovuto. Per non parlare di quei non pochi dmedici di base che curano pazienti in realtà deceduti o trasferitisi all'estero, continuando a percepire il compenso. Tra il 2008 e nel 2009 sono stati scoperti 67.000 «pazienti fantasmi» e denunciati 347 medici che hanno intascato illegalmente 22 milioni e mezzo di euro.

Immagino che di questi tre italiani che al bar o in ufficio si lamentano della iniquità della manovra Monti ci sia anche quell’uno ladro, che è una delle cause del grammatico dissesto dei conti pubblici. Queto è il primo a cui fare pagare dazio, senza sconti di nessun tipo.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

COME HA DETTO DELLA VALLE IN UNA INTERVISTA TELEVISIVA "MI SEMBRA STRANO CHE NON SI RIESCA A COMBATTERE L'EVASIONE...E COME HA DETTO BRIATORE QUALCHE GIORNO FA
" UNO CHE GIRA IN PORSCHE NON PUO' DICHIARARE 20.000 EURO ALL'ANNO...
QUESTO COSE SONO DETTE DA INDUSTRIALI..... PENSATICI BENE...
ALEX

Danx ha detto...

Tutto qua?
E la corruzione statale, parastatale e privata che ammonta a 50 miliardi di Euro l'anno?

Anonimo ha detto...

basta farmi scaricare tutto quello documentando e il nero sparirebbe

Anonimo ha detto...

...già, e i professori che fanno sciopero e poi chiedono dai 30 ai 50 Euro a lezione privata e rigorosamente in nero??? Poi sono loro le vittime!!! Ne conosco un po'...che poi si lamentano della loro precarietà o che, se di ruolo, magari devono fare 15 o 20 KM per andare a lavorare...poverini!!!

Anonimo ha detto...

Carta di credito...SEMPRE!!!!!!!!!!
COME IN FRANCIA,ANCHE PER COMPRARE IL GELATO!..BASTA CONTANTI
C'EST PLUS FACILE!!!!

Sork ha detto...

Ah...la cara e vecchia "lotta di classe" tanto cara a Marx...

La notizia è stata data dal Corriere. Il Corriere è di proprietà di Banche e Confindustria.

Banche e Confindustria hanno tutto l'interesse a deviare l'attenzione dell'opinione pubblica da loro, i due soggetti che beneficiano del denaro che Monti rapina con nuove e maggiori tasse ai cittadini.

Ecco così l'articolo sui "cittadini disonesti".

E gli "utili idioti", abboccano.

Anonimo ha detto...

Se tutti noi cominciassimo a chiedere sempre scontrini e ricevute forse qualcosa cambierebbe. Trovo giusto che per ristruttarazioni della casa anche piccole sia possibile una deduzione. Anche le banche dovrebbero essere più attenti a grossi movimenti. Ci fu un tempo che per pagare o incassare fatture estere bisognava presentarle alla banca. Un tempo esisteva allegato ala dichiarazione iva l elenco fornitori e clienti il controllo incrociato funzionava benissimo

Anonimo ha detto...

Purtroppo tra coloro chefanno dichiarazioni false vi sono una gran parte di cittadini che in buona fede hanno fatto i conti basandosi sul reddito netto e non lordo. Infatti lo stato quando si riferisce ai redditi o alle pensioni tralascia sempre di specificare che si tratta di cifre al lordo dell'IRPEF, traendo in inganno anche i cittadini onesti, nella maggior parte impiegati e operai, per i quali il reddito è quello che si trovano in busta.

salvo ha detto...

non c'è bisogno di scaricare tutto, basterebbe solamente l'IVA; voglio vedere se il dentista mi dirà "con fattura tanto, senza tot".