“Io alla loro età pensavo a fare la corte alle ragazze!”
Si rivolge ai ragazzi dellescuole italiane scesi in piazza inquesti giorni per dire la loro sulla cosiddetta Riforma Gelmini.
Lo fa con un sorriso a 180 denti, di cui parecchi finti suppongo, sovrastati dal cerume che liscia ancora di più il ghigno già stirato dal lifting. Dice queste parole alzandosi, mentre chiude la conferenza stampa, le butta lì come una battuta di poco conto su una qustione da bar sport.
Oscenamente.
Ragazzi non occupatevi di politica, non interessatevi del vostro futuro. Andate dietro alle ragazze, è l'unica cosa che conti (nelle sue ossessioni), in questa battuta anche un po' sessista in cui l'invito è rivolto ad una parte sola, la sua, quella del cacciatore di femmine frivolo e impenitente, che sposa il stereotipo maschile abusato ed un po' retrogrado, ridicolo: chissà che ne pensano le donne, tutte, anche quelle che si sono offerte per lauti compensi ai festini del nostro.
Un'altra pugnalata al nostro paese, alla dignità ed ai valori da trasmettere sì con l'esempio (che egli non dà) ma anche con le parole.
Prima o poi l'Italia sarà chiamata ancora alle urne: chi sarà ancora complice dell'impunità sprezzante con cui questo "capo di governo" si permette di offendere tutti?
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