17 feb 2012

Salvezza o cappio al collo?

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L’Europa non è una nazione, le manca lo spirito e il sentire comune, più che le affinità storiche e culturali, certo talvolta pure sfumate. Però gli italiani sono sempre stati il popolo, tra quelli europei, più europeista di tutti, salvo risvegliarsi col mal di testa dopo gli attacchi subiti dal nostro sistema finanziario negli ultimi mesi di crisi.
Dietro di noi sta la Grecia, in affanno concreto, alla quale arriveranno aiuti perché alla fine francesi e tedeschi lo consentiranno.
Generosi vero?
Macchè. L’Europa è un mercato e le economie più deboli sono prede del neo colonialismo, che non richiede interventi militari perché gli basta il ricatto. Come quello che la Grecia subisce: avrai il prestito se comprerai armamenti tedeschi. Risultato, il 3% del PIL greco – alla faccia della crisi – bruciato in armi, con grande sollazzo dei produttori tedeschi che trasformano le tasse dei greci in propri dividendi. I quali disinteressati produttori, stiamo ne certi, alle banche come al governo, a Natale faranno arrivare qualche panettone in più.
Di chi è quindi la Grecia?  Chi la Governa davvero?
Il sistema è questo ovunque, e senza una economia nazionale forte ogni paese sottostà al rischio di questo ricatto finanziario. Ma, evitando le spinte populistiche che portano a rischiose chiusure, è nella integrazione europea la strada, integrazione anzitutto politica però, che oggi non c'è.

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