11 dic 2010

Natale, festa immorale

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Orgia dello spreco, abbuffata d’egoismi, fiera dell’inutile, celebrazione del consumismo. Ma soprattutto parata della menzogna e dell’ipocrisia.

Ecco cos’è il Natale.
Niente buonismi. Siamo sinceri. Di cristiano il Natale non ha più nulla, da un pezzo, e non si affanni nessuno ad accorrere in suo soccorso, predicandone i significati e mostrando per quante persone invece è ancora e davvero una festa religiosa.
L’abete addobbato è il simbolo, Babbo natale il messaggero, i grandi magazzini il luogo della sua celebrazione.
Natale è triste nella menzogna in cui è stato trasformato. Triste perché la maggioranza delle persone si accodano per vivere un momento di consumo con la maschera della fede, che poi durante l'anno per i più finisce in soffitta.
Triste per il tardivo e opportunistico risveglio delle coscienze, che induce all’obolo facile, all’adozione a distanza, alla buona azione sotto casa. Una volta all’anno.

Non mancano on line gli esempi di quanto questa festa come quelle correlate abbiano un senso puramente materiale.
Un esempio. Santa Lucia non conosce crisi – scrive il quotidiano Bresciaoggi -. Per la festa più amata dai bambini locali non si bada a spese, si fa di tutto per soddisfare le richieste.

    "Per la festa di Santa Lucia spendiamo uno sproposito, ma è anche l'unica vera occasione in cui facciamo i regali ai nostri figli - racconta una mamma 36enne -. Quest'anno abbiamo speso circa 200 euro a testa”.
    Un’altra madre racconta: “Il budget che abbiamo messo a disposizione è di 80/100 euro a bambino, tanto poi i parenti li riempiranno di una miriade di altre cose”.

    "Abbiamo riempito di doni il sottotetto di casa - racconta un’altra mamma, insegnante 37enne -. Di solito mi occupo io di scegliere i regali ma alla fine mio marito non resiste alla tentazione e aggiunge qualcosa per cui la mattina del 13 ci troviamo letteralmente invasi dai giochi".

Un'immagine meravigliosa, che evoca in ciascuno ricordi unici e speciali. È il commento della giornalista, che tra l’altro nel suo pezzo non si risparmia di nominare questa e quella marca di giocatoli, questo e quel negozio, quasi uno spot camuffato. E poi finalmente viene al nocciolo della questione:

    Soddisfatti i commercianti, concordi nell'affermare che "la crisi c'è, ma non riguarda i bambini”.

Non è affatto una immagine meravigliosa.
Intanto in passato i regali erano unici, e non una carrettata (che in parte resterà a lungo in un armadio). Non sono affatto meravigliosi lo spreco e la rincorsa al consumo.

Non è affatto segno di magnanimità questa spesa fatta senza lesinare ma soprattutto non è affatto educativo insegnare ai bambini che alla fine tutto è accessibile, che il benessere è materiale e legato a quanto si possiede.
In generale i nostri bambini godono già di molte più cose di quante non ne servano loro per crescere, imparare e divertirsi, ed in genere sono cose piuttosto che esperienze.

Dirò una cosa che sembrerà assurda: siano in una società opulenta che spreca senza ritegno, le ricorrenze natalizie dovrebbero essere un momento di aggregazione e di sobrietà; chi pensa infatti a Natale di privarsi di ciò che ha in abbondanza per aiutare chi ha nulla, cioè perchè non “dare” piuttosto che “ricevere”?

1 commento:

Yuri ha detto...

Arrivo un pò in ritardo,ma oggi stavo cercando nel web qualcuno che la pensasse come me riguardo al natale ed ho letto la tua pagina. Oltre tutto ciò che hai scritto,io personalmente aggiungerei che sarebbe ora di abolire le feste cristiane(l'Italia è laica) e sostituirle con semplici periodi di riflessione o riposo dal lavoro! Aggiungo un piccolo aneddoto che mi è capitato:stavo cercando di far capire ai miei parenti(madre,padre,zii,nonni) quanto il natale fosse terribile dal punto di vista sociale,economico e affettivo(radunare attorno ad un tavolo persone che magari nemmeno si sopportano o peggio,passare il tempo ad ingozzarsi di cibo perchè altrimenti non si avrebbe nulla da dire)e alla fine ho raccontato loro la storia di Gesù e di cosa rappresenti davvero il natale cristiano! La loro reazione fu molto divertita e venni accusato di aver raccontato una favola inventata! L'ignoranza e la pigrizia nel ricercare un po' di cultura e farsi ognuno un suo punto di vista nella e della vita dilagano;si preferisce ancora prendere per buone le verità degli altri! Che amarezza il natale!
Saluti
Yuri