2 dic 2010

Politica estera e affari personali di un Presidente del Consiglio italiano

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Berlusconi e Putin incappucciati se la ridono
Una delle campane che abbiamo spesso sentito suonare e che ancora, incredibilmente, qualche prono accolito suona in questi giorni, è quella secondo la quale da quando c’è Silvio Berlusconi sul trono di Presidente del Consiglio l’Italia avrebbe una chiara e prestigiosa politica estera.
Fatti e illazioni dicono che le cose, tuttavia, non stanno così.

I giudizi di ambasciatori e funzionari americani su Berlusconi sono così miseri che l’unica domanda che dovremmo porci è: come fa una persona del genere ad alzarsi la mattina e ad uscire di casa senza provare vergogna?
Il signor Silvio Berlusconi, a prescindere dalla fazione politica che rappresenta (sempre peggio), è stato accusato di essere malato dalla ex moglie, per le sue attenzioni morbose verso l’altro sesso; le cronache lo raccontano come un indefesso organizzatore di festini a luci rosse e non prive di sostanze stupefacenti; altre cronache ce lo riportano intento a raccontare barzellette condite di bestemmie e che umiliano le donne; altre parlano di suoi affari poco trasparenti e di ogni sorta di violazione delle norme di legge, fino alla peggiore, ovvero la collusione con personaggi del mondo mafioso.
Le ultime rivelazioni di Wikileaks lo presentano – tornando al tema dei rapporti con i paesi esteri – come un sovrano di provincia intento a guadagnarsi in qualche modo il ruolo di importante player europeo in politica estera.
Con modalità che tuttavia stanno portando l'Italia a "sostenere gli sforzi russi di danneggiare la Nato". Sono i diplomatici Usa che lo scrivono nei loro rapporti su quella Russia che considerano "in mano alla mafia". Scelte, quelle di Berlusconi che ne minacciano la credibilità e che stanno "diventando irritanti per le nostre relazioni". Sono parole del l'ambasciatore americano a Roma Reginald Spogli.
"Purtroppo – fonte New York Times - Berlusconi tratta la politica russa come fa con gli affari domestici: tatticamente e giorno per giorno. Il suo preponderante desiderio è di rimanere nelle grazie di Putin ed ha frequentemente dato voce a opinioni e dichiarazioni che gli sono state passate direttamente da Putin". "Contatti avuti sia con il partito di opposizione di centrosinistra, Pd, sia con lo stesso partito di Berlusconi, Pdl, hanno alluso a una relazione ancora più nefanda. Loro credono che Berlusconi e i suoi intimi stiano approfittando personalmente e a mani basse dei molti accordi sull'energia tra la Russia e l'Italia. L'ambasciatore della Georgia a Roma ci ha detto che il governo georgiano ritiene che Putin ha promesso a Berlusconi una percentuale di profitto da ogni gasdotto sviluppato dall'Eni insieme a Gazprom".

Ovvero, un uomo che ha una ricchezza inversamente proporzionale alla sua statura, soprattutto morale, ancora brama di accumulare altre ricchezze, e lo fa sulla pelle degli italiani tutti.

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