19 mar 2011

Bullismo, le responsabilità del papà

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Bullismo
I tuoi figli pensano che lavori troppo e non passi abbastanza tempo con loro? Questo li mette a rischio di bullismo.
Sono le conclusioni di una ricerca effettuata dal sociologo Andre Christie-Mizell della Vanderbilt University (
Nashville, Tennessee), pubblicati da Youth & Society e ripresi da ScienceDaily.com
Lo studio doveva rispondere a due domande: che relazione c’è tra il tempo passato dai genitori con i figli e i comportamenti bullistici degli adolescenti? Che relazione c’è tra il bullismo e la percezione dei figli del tempo passato con loro dai genitori?

Papà fate uno sforzo in più. La ricerca ha evidenziato che è la percezione che il padre lavori troppo e che dedichi poco tempo a influenzare i comportamenti distorti degli adolescenti, mentre questo impatto non è così significativo quando è la madre ad impegnare molto tempo nel lavoro. Secondo l’autore della ricerca questo è dovuto al fatto che i figli percepiscono che la disponibilità della madre è naturalmente più ampia, che la madre è più accessibile, a causa del fatto che è lei ad avere di solito più responsabilità in casa.
Questa scoperta è importante perché indica che quello che la maggior parte di noi pensa – cioè che le madri hanno la maggiore influenza sui figli - è una sorta di saggezza convenzionale. Si dimostra che sebbene sia importante passare tempo con entrambi, i papà devono fare uno sforzo in più”.
La proposta è definire uno schema per l’interazione tra padre e figli in modo da guidare la percezione dei figli sulla diponibilità dei padri. Ad esempio se un figlio sa che tutti i sabato mattina il papà farà colazione e giocherà a pallone con lui, questo sarà più efficace di analoghi comportamenti non proposti ma casuali: i figli sanno già che accadrà, questo impegno li rassicurerà. E i padri devono sforzarsi di mantenere questi impegni; e se non possono accidentalmente farlo, è importante che ai figli sia data una spiegazione dell’impedimento e di quanto l’impegno subentrato sia importante per la famiglia.

Christie-Mizell ha studiato il comportamento di 687 ragazzi tra I 10 e I 14 anni che vivono con papa e mamma. Ha misurato il loro bullismo usando la scala basata sul Behavior Problem Index (BPI), tenuto conto delle ore di lavoro dei genitori (il 40% delle madri e il 47% dei padri lavoravano full-time, con una media di 35-40 ore a settimana).
I nostri comportamenti sono guidati dalla percezione che abbiamo della realtà, così se i figli sentono di non ricevere abbastanza tempo e attenzione dai genitori, quel sentimento dovrà andare da qualche parte e ricomparirà nella interazione con i pari età”.

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