29 lug 2011

A Schiphol... non è amore

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La notizia è interessante, anche se a prima vista pare poco più che un morboso pettegolezzo urbano.
Presso l’aeroporto di Schiphol, Olanda, uno di quelli meta di molte compagnie e voli low cost, si sta sviluppando un fiorente commercio del sesso nell'area partenze, secondo quanto riporta il quotidiano olandese De Telegraaf.
Molte ragazze, provenienti prevalentemente dall'est Europa, in aeroporto offrono i loro servizi avvicinando passeggeri in transito o con i voli in ritardo, e poi, anche in giornata, fanno rientro al loro paese d'origine.

Prostituzione senza confini. Il sesso mercenario passa quindi le frontiere in giornata. Si tratta di una attività collaudata, pare la più antica del mondo, ma soprattutto quella che produce un altissimo valore aggiunto e che gode di margini assai alti, comunque sufficienti per mettere a budget il costo del volo di andata e ritorno dal proprio paese, ad esempio Ungheria, Romania, per una giornata di prestazioni sessuali a migliaia di km di distanza.
L’aeroporto garantisce un’altra delle condizioni fondamentali per il commercio in generale, specie quello al minuto, che è il traffico, il passaggio. E in uno scalo aereo come quello di Amsterdam Schiphol di potenziali clienti ne passano a frotte, di tutte le razze, età e ceti sociali.
Quindi, se venite avvicinati da una avvenente ragazza a Schiphol, attenzione, non è amore!

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