Biocarburanti in sostanza. Sarà questa la soluzione per permetterci di muoverci, di fare girare i motori e preservare l’ambiente?
Maybe yes. Sembra che sia conveniente oltre che ecologico investire su auto con propulsori a biocarburante.
All'ultimo Sundance Film Festival ha sfilato una Mercedes C320 alimentata ad alghe, che sembra siano in grado di produrre 30 volte più energia che il mais o al soia. Questo propellente è a bassa impronta ecologica, alta sostenibilità ambientale, e compatibile con gli attuali veicoli e reti distributive. Le alghe possono essere coltivate in stagni all'aria aperta o al chiuso, e crescono in assenza di luce solare in vasche di fermentazione alimentate da zuccheri. Si valuta che il potenziale di produzione degli USA sia di 8-16 milioni ettari: significa che possono produrre alghe a sufficienza per sostituire il petrolio e lasciando all'agricoltura 180 milioni di ettari di terreni.
Ma non solo alghe. Si può ricavare biometanolo dall'acqua putrida delle fogne: dal prossimo anno ne beneficeranno gli autobus urbani di Oslo.
Altro biocarburante sorprendente è quello che alimenta le auto con tecnologia Selective Catalyst Reduction (SCR): una miscela a base di urina non propriamente animale, ma ottenuta per sintesi da vari gas naturali e che ha caratteristiche molto prossime a quelle della pipì.
Il futuro ci riserva sorprese e forse, guardando indietro, ci chiederemo come possiamo essere stati così stupidi da non pensarci prima.
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