16 feb 2011

Imperatore, duce, macchietta

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Senza parole

















Ci sono immagini che - come ci ha insegnato la Settimana Enigmistica - si commentano da sè, sono "senza parole", "no word"s come dicono gli inglesi.
Anche il nostro paese è senza parole davanti al crepitio mediatico che avvolge lo scempio che della politica i nostri pseudo politici stanno perpetrando e dove le vicende del Premier On. Berlusconi Silvio, sono solo il punto più infimo.
Queste patetiche vicende personali, che rendono questo acclamato leader sempre più prossimo alla figura di un clown in disarmo, hanno una eco colossale all'estero dove la politica non è meno sporca che qui ma dove il limite tra indecenza e decenza ancora esiste, e chi lo passa va a casa.
Bbc, Cnn, Wall Street Journal, Le Monde, New York Times... editori "chiaramente comunisti", tutti diono la stessa cosa: Berlusconi eclissati.
Il Financial Times (il foglio della city, non un quotidiano di gossip)nell'editoriale "Arrivederci, Silvio" ha scritto parole durissime dopo la manifestazione delle donne italiane:

"Esistono poche democrazie in cui un primo ministro coinvolto in una vicenda come la suanon darebbe le dimissioni per risparmiare al proprio paese e al proprio governo le difficoltà mentre lui cerca di ripulire il suo nome in tribunale.
Ma questo non è lo stile di Berlusconi. Restando al suo posto, il premier garantisce che il nome dell'Italia continuerà a essere infangato sui media internazionali. Garantisce che la sua coalizione di centro-destra, sorretta da una fragile maggioranza, sarà distratta dai suoi compiti e incapace della vigorosa azione che sarebbe necessaria. Infine, restando al suo posto egli fa apparire l'Unione Europea sciocca e ipocrita nel dare lezioni a Egitto e Tunisia e altri paesi non europei su come dovrebbero governare se stessi, quando contiene un tale supremo esempio di malgoverno al proprio interno".
"...il suo rifiuto di fare la cosa giusta e dimettersi è niente meno che vergognoso".
Non è la coalizione che governa il problema, sebbenne costellata di opportunisti legati a doppio filo al Premier, ma il personaggio in questione, che affossa tutto, compreso il centro-destra. Un presunto imperatore, con metodi da ducetto, ma che l'opinione pubblica rende sempre più una ridicola macchietta.

1 commento:

attila ha detto...

naaaa.. solo un povero quaquaraquà