17 feb 2011

La classifica dei peccati secondo il Monsignore

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Monsignor Giacomo Babini è il vescovo emerito di Grosseto.
Lo diciamo subito per togliere ogni suspance, è lui che in merito alla manifestazione che ha portato in piazza centinaia di migliaia di donne senza vessilli di partito, ha detto (sito Pontifex.it):
“Senza mezzi termini dico che é stata una cosa politica, contro una persona, Berlusconi, e non una manifestazione per la libertà, ma quale bischerata ci vengono a dire queste; é stato un controsenso vivente, una cosa innaturale e illogica. Quello era nella maggior parte dei casi, un concentrato di abortiste, libertine e divorziste, dedite alla più  scatenata libertà sessuale e ora protestano. Ma che fanno, contestano il mondo stesso che seguono, la loro logica di vita? Capirei se fossero andate tutte in convento e agli esercizi spirituali, ma si dicono scandalizzate coloro che del corpo hanno fatto una bandiera, siamo davvero messi male… Era un corteo anti Berlusconi. Che lui ci metta del suo é chiaro, ma che queste donne facciano le verginelle oggi mi pare esorbitante ed ipocrita, una cosa che non ci sta. In quelle piazze vi erano quelle della pillola del giorno prima, del giorno dopo, del divorzio, dell'utero é mio e ora si lamentano di un gruppetto che veramente ha deciso di mettere in pratica quello che vogliono, ma siamo matti… meglio andare in campagna coi figli".
Caro Monsignor Giacomo Babini, censurando un milione di scelte con queste sue dichiarazioni lei sì ci fa una figura da bischero e da ipocrita. Intanto, con una tecnica di comunicazione vecchia come mio nonno, lei fa di tutta l’erba un fascio identificando un milione di donne con quelle che con spregio lei chiama “un concentrato di abortiste, libertine e divorziste, dedite alla più  scatenata libertà sessuale” e “quelle della pillola del giorno prima, del giorno dopo, del divorzio, dell'utero é mio”: bene o lei le conosce tutte, e non dovrebbe, oppure il suo è un misero atteggiamento pregiudizialmente e indistintamente polemico e critico nei confronti di chi non la pensa come lei.
Dando a tutte delle libertine, mignotte diciamo pure, fa confusione con i suoi desideri repressi oppure mostra segni d’età: quelle del “gruppetto che veramente ha deciso di mettere in pratica quello che vogliono”, cioè le meretrici che a suon di migliaia di euro (e non per fame certamente) hanno venduto il loro corpo, non hanno ideali e non vanno in piazza e nemmeno sul grande raccordo anulare, ma a casa di un vecchio miliardario cattolico in procinto di divorziare (le donne niente divorzio gli uomini sì?) a spillargli quattrini esercitando, loro sì, il mestiere più antico del mondo, verso il quale anche Gesù Cristo ebbe pietà e perdono... non so se il nome di Maddalena le ricorda qualcosa (appunto i segni dell’età…).
Che poi la manifestazione fosse contro la mancanza assoluta di rispetto e di ritegno morale testimoniata dalla seconda carica dello Stato, non v’è dubbio, chi l’ha nascosto?

Per peggiorare la sua situazione, il Monsignore censore se l’è presa anche con gli omosessuali. Alla domanda (veramente sciocca e servile) se sia più grave eticamente peccare in lussuria secondo natura, con donne, o con uomini, risponde:
"Certamente il secondo caso… trovo sgradevoli ed ipocrite le critiche di chi, anche in politica, segue abitudini sessuali contro natura, ossia va con uomini. Meno grave eticamente peccare seguendo la natura che contro la natura e violentarla con la omosessualità, siamo nell'eresia”.
E se così è su quale rogo ha chiesto di bruciare i preti pedofili omosessuali (omosessuali, primo peccato secondo il Monsignore, e pedofili, secondo peccato, e questo per tutti!)… perché non la ricordiamo come quotidiano e indefesso paladino vociante contro questa vigliacca ed ipocrita subdola violenza, nonostante la frequenza con la quale la pedofilia omosessuale emerge dentro la Chiesa.
“La omosessualità praticata é una forma eretica e contraria al diritto naturale, violenta la natura e rende difficile, salva la misericordia di Dio, la entrata nel Regno dei Cieli. Pertanto credo che siamo nelle mani di manipoli di moralisti a buon prezzo, da quattro soldi, pronti a giudicare gli altri  dimenticando i propri difetti. Il cattolicesimo non é moralista per nulla. Se vuole la mia, Berlusconi é molto, ma molto meno colpevole degli altri, specie di quella gente che era in piazza, un trionfo di iprocriti".
Riassumiamo quindi la “classifica peccatorum” del Monsignore, la Top Five dal basso verso l’alto, come nelle migliori hit parade:
fuori classifica - pedofilia maschile talvolta togata
5 - prostitute escort
4 – “prostitute” quotidiane: mogli, madri e sorelle
3 - divorzisti e abortisti
2 - omosessuali
1 – ipocriti (al netto di Berllusconi)

PS: bellino il sito Pontifex.it che si definisce “blog cattolico non secolarizzato” con claim “la verità è nella tradizione” (chissà se l’Inquisizione fa parte della tradizione), nella cui home page campeggiano “non secolarizzati “ banner che, come potete vedere nell’immagine, pubblicizzano siti di incontri, donne sexy etc… che potrebbero per coerenza filtrare.


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