Parlamentari italiani... ci lanciano un messaggio? |
Non ci avevate mai pensato, ma è meglio investire i migliori anni in attività politica e di lobbing, se siete bravi e riuscite a finire in Parlamento è fatta. Non dovrete più lavorare per tutta la vita. La casta è un investimento.
Il diritto al vitalizio per deputati e senatori scatta dopo soli 5 anni di mandato; considerate anche che i contributi da pagare sono minimi e che la pensione è incassabile anche prima del cinquantesimo anno d’età.
In Italia ci sono 2.308 tra ex deputati ed ex senatori che manteniamo tutti i mesi pagando loro pensioni che sfiorano anche i 7000 euro. Aggiunte le reversibilità si arriva a 3.356 vitalizi, che al contribuente costano quasi 200 milioni di euro ogni anno (61 ai senatori e i restanti 138 ai deputati).
Una inchiesta sulla Casta parlamentare dell’Espresso ha pubblicato tutti i loro nomi, ci sono politici di lunga ed onorata carriera, altri meno. Molti nomi sono ai più sconosciuti, altri invece no, eccone alcuni, presi dalla lista.
ABETE GIANCARLO 4277 €, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calci
BENETTON LUCIANO 2345 €, in carica solo due anni per lo scioglimento anticipato della legislatura
BERSANI GIOVANNI 6058 €, tra i fondatori del Movimento Cristiano Lavoratori, vice-presidente delle ACLI, deputato per sei legislature e senatore per una. Fu sottosegretario al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale nel Governo De Gasperi VII, Membro del Parlamento europeo dal 1960
BERTINOTTI FAUSTO 5305 €
BORDON WILLER 6507 €
BOSELLI ENRICO 5305 €
CAPANNA MARIO 3190 €
CASTAGNETTI GUGLIELMO 5161 €
CECCHI GORI VITTORIO 3437 €, arrestato pochi giorni fa per bancarotta fraudolenta
DALLA CHIESA FERNANDO 4689 €
DEL NOCE FABRIZIO 2199 €
DEL TURCO OTTAVIANO 4121 €
DE MICHELIS GIANNI 5802 €, notabile della nomenclatura craxiana, sottoposto dal 1992 a 35 diversi procedimenti giudiziari; molte assoluzioni ma anche condanne in via definitiva ( anno e 6 mesi patteggiati per corruzione nell'ambito delle tangenti autostradali del Veneto; 6 mesi patteggiati nell'ambito dello scandalo Enimont).
DILIBERTO OLIVIERO 5305 €, Segretario dei Comunisti italiani ed ex ministro della Giustizia, con quattro legislature alle spalle, pensionato a soli 55 anni
FIORI PUBLIO 6465 €
FISICHELLA DOMENICO 5214 €
INGRAO PIETRO 6465 €
INTINI UGO 5305 €
JERVOLINO RUSSO ROSA 6133 €
MAMMI' OSCAR 6465 €
MANCINO NICOLA 6564 €
MARTINAZZOLI FERMO 5853 €
MATARRESE ANTONIO 4907 €
NEGRI ANTONIO 2199 €, ex leader di Potere operaio, docente universitario e scrittore, da parlamentare fuggì in Francia
PAGLIARINI GIANCARLO 5305 €, passato dalla Lega a La Destra
PECORARIO SCANIO A. 5802 €, ex leader dei Verdi ed ex ministro dell'Agricoltura e dell'Ambiente; percepisce da quando ha 49 anni
PILLITTERI GIANPAOLO 3190 €, PSI sindaco della Milano da bere Craxiana
POGGIOLINI DANILO 4277 €, Presidente della Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri
PRANDINI GIOVANNI 6133 €, ex ministro dei lavori pubblici, pluri-inquisito
RAUTI GIUSEPPE 5802 €
ROCCHETTA FRANCO 3190 €, l’ideatore e l’artefice della Łiga Veneta
ROGNONI VIRGINIO 6266 €
SCALFARI EUGENIO 2384 €
SGARBI VITTORIO 5305 €
Privilegi su privilegi. I deputati eletti prima del 2008 se l'incarico è cominciato dopo il '96 maturano il diritto al vitalizio a 65 anni, basta aver versato contributi per cinque, come per la pensione di vecchiaia dei comuni cittadini. Ma per regolamento l'età minimascende di una annualità per ciascun anno di mandato oltre i 5 suddetti, fino a toccare la soglia dei 60. E non è finita. Gli eletti prima del '96 godono delle norme vecchie invece: il diritto alla pensione si matura a 65 anni ma il limite è riducibile a 50 anni e ancor meno facendo valere le altre annualità di presenza in Parlamento oltre ai 5 anni del minimo richiesto.
Inoltre, mentre il trattamento Inps in vigore per tutti i lavoratori impone almeno 35 anni di contributi per acquisire il diritto alla pensione, per i nostri amati parlamentariil diritto viene acquisito appena dopo cinque anni e il pagamento di una quota mensile dell'8,6 per cento dell'indennità lorda (1.006 euro).
Se volete farvi venire il voltastomaco leggetevi il resto nell'inchiesta dell'Espresso.
Domanda: è perchè mai un parlamentare dovrebbe ricevere una pensione (se non simbolica e uguale per tutti) dopo avere incassato le alte retribuzioni, per non parlare dei privilegi diffusi che la carica garantisce loro?
In questo paese gli onesti cittadini sono estranei, i veri clandestini siamo noi.
8 commenti:
i parlamentari sono nostri dipendenti,e siccome noi non possiamo piu' mantenerli gli diciamo apertamente o lavorate gratis per l'italia o andate tutti a casa,,e sono convinto che troveremmo migliaia di persone serie che sono disposti per una legislatura di servire l'italia gratis,o a ufo per chi non capisce...
IO VORREI DIRE .....HO LAVORATO 40ANNI MA HO TROVATO 32ANNI DI CONTRIBUTI (cosi si fa al sud)costretto ad uscire dal mercato del lavoro per una mia invalidità,ho lavorato come detto sopra 40 mi hanno liquidato con una pensione da fame.....i nostri parlamentari con una laggistatura prendono in un mese quello che io prendo in un anno.
VERGOGNA
Ho lavorato 37 anni, sfortunatamente sono nata nel 1953 e la pensionemi sembra un sogno irrealizzabile. Prima c'erano le quote e basta, dopo quota e età è la quarta manovra del governo a nostro danno. Ma i partiti che fingono di essere "nemici"vogliono sedere su quello scranno solo per i benefici economici.... e per saltare il periodo buio dell'età pensionabile; vogliono tanto e subito. Guarda caso con quanta semplicità decidono sulla pelle nostra quando possiamo andare in pensione. Sinceramente sono schifata. Dovremmo chiedere l'adeguamento alle loro pensioni, oppure che le loro siano adeguate alle nostre.
Delusa del 1953
Io li manderei a lavorare di zappa e di vanga, e non gli darei un euro, tanto quando erano a comandare rubavano a tutto spiano il gruzzolo se lo sono fatto rubando
Ho molti amici Romani e, pur essendo agevolati su alcune cose, commentano in negativo il Governo. Quando una persona dice: SONO STANCO DI TUTTI I POLITICI, secondo il mio punto di vista lo dovrebbero capire ed agire di conseguenza. Ma, mi sembra che siano tutti un pò sordi..allora uniamoci tutti e, cerchiamo di reagire. Non bandiere, partiti o sindacati, ma solo noi Italiani umiliati e, direi quasi derisi da contanta dabenaggine loro.
le fabbriche quando sono in crisi mettono tutti in cassa integrazione,facciamo come loro 800 euro al mese,a chi non gli va bene a casa!!!!!!!!!
Dovrebbero solo vergoganrsi ogni qualvolta gli viene accreditata questa pensione NON GUADAGNATA.
Fatte le dovute eccezioni, l'80% di questi signori dovrebbero vergognarsi,e coloro i quali hanno la possibilita' di modificare questo status e non lo fanno, sono ancora piu'vergognosi e amorali degli stessi benificiari
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