23 gen 2011

La minore età che piace ai settantenni conservatori

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Fabrizio Cicchitto è un ex membro del PSI, iscritto alla P2, ora deputato e capogruppo alla Camera per il Pdl.
Non si definisce in una riga una persona e né una riga può certamente racchiudere una storia di settanta anni di vita, largamente dedicata alla politica, come è quella dell’on Cicchitto.
Però se passati 70 anni giungi a delle considerazioni come quelle che l’on Cicchitto ha rilasciato in questi giorni circa l’opportunità di abbassare la soglia della maggiore età, forse ti meriti anche meno di una riga di descrizione, basterebbe una parola sola, ed è un insulto.

In questi giorni l’on. Silvio Berlusconi ha ricevuto l’infamante accusa di sfruttamento della prostituzione minorile, da “utilizzatore finale” come direbbe il suo ineffabile avvocato Ghidini.
Casualmente tra le fila del Pdl, e Cicchitto ne è il portavoce, emerge una proposta – firmata Gaetano Pecorella, uno degli avvocati che ripuliscono la vita del Premier -, ovvero portare la maggiore età da 18 anni a 17 o 16 anni. Una tempestività che lascia basito anche il più scaltro dei truffatori: che si tratti di un tentativo di fare improvvisamente diventare Ruby maggiorenne per mezzo di una legge retroattiva?
Pecorella dixit e Cicchitto conferma, non si tratta di una priorità, dice, ma stanno considerando questa ipotesi.

Precoce maturità?
Le ragazze di oggi avrebbero una precoce maturità e questo dovrebbe indurci ad adeguare anche gli aspetti formali.
Per dire che gli adolescenti di oggi hanno una precoce maturità bisogna essere in malafede oppure… in malafede.
Gaetano Pecorella, in un’intervista al Mattino:
“Sono dell’idea che oggi l’età per diventare maggiorenni sia troppo alta rispetto alla maturità raggiunta dai giovani, un conto è avere rapporti sessuali con una dodicenne, altro con una di 17 anni e 9 mesi che partecipa a concorsi di bellezza e balla nei night”.
Caro Pecorella non sono certo le più mature quelle ragazze che si iscrivono a concorsi di bellezza o ballano nei night, ed il fatto che questo sia il tuo termine di paragone lascia intendere che l’unica maturità che ti preme constatare è quella sessuale. Un corpo pronto insomma, vero?

Ma anche più in generale l’asserzione è una bugia, e forse può riferirsi solo al fatto che i comportamenti degli adolescenti sono anticipati rispetto al passato, ma questo è vero quasi esclusivamente per quel che riguarda i vizi e non certo le virtu’.  Non mi pare che tra i sedicenni di oggi emerga un livello di responsabilità pari a quello che potevano avere i nostri padri, che a quell’età spesso lavoravano contribuendo al sostentamento della loro famiglia.
Oggi i ragazzi sono sospinti a diventare adulti sempre più in fretta.
In dieci anni di lavoro abbiamo visto un’adolescenza sempre più ‘adultizzata’ nei comportamenti – dice Pasquale Di Pietro, presidente della Società Italiana di Pediatria, - un abbassarsi pericoloso dell’età in cui si cominciano a consumare alcolici e sigarette, anticamera, a volte, del salto verso la droga. Nello stesso tempo questi teenager che vogliono crescer in fretta, restano poi adolescenti ben oltre l’età anagrafica, in quella condizione di eterni figli ormai nota alle statistiche”. Una generazione che mentre fisicamente certo sta meglio di quella dei nostri genitori, tuttavia “mostra crescenti fragilità psicologiche, aumentano le depressioni, i disturbi alimentari e anche gli episodi di bullismo”.
Tra l’altro questa adultizzazione è una richiesta del mercato, bambini e adolescenti non in grado di scegliere consapevolmente a cui offrire facili modelli di consumo e prodotti.

Come adulti dovremmo difendere questi giovani. Ma Pecorella e Cicchitto evidentemente hanno forza e senso solo per cercare soluzioni che tolgano dai guai il loro vetusto capo Silvio Berlusconi, che della gioventù altrui si serve mostrando disinteresse meschino, come pare dimostrino gli ultimi accadimenti con risvolti giudiziari.
Naturalmente lo spessore morale della nostra esistenza passa in secondo piano, l’urgenza è politica da un lato e giudiziaria dall’altro.
Belle persone questi saggi settantenni conservatori vero?

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